Quando si configura la lottizzazione "negoziale"

Per la lottizzazione “negoziale”  non è sufficiente la vendita di un fondo ricavato da un più ampio appezzamento di terreno, ma è necessario che la suddivisione in lotti per dimensioni, per natura del terreno e per numero evidenzi la loro destinazione a scopo edificatorio.

 * Consiglio di Stato, sentenza 26 maggio 2015, n. 2649, sez. VI

In materia di edilizia ed urbanistica, per sostenere che il frazionamento di un suolo risulti strumentale a un intento edificatorio non è necessario verificare la presenza di opere edili su ciascuno dei lotti ricavati dalla suddivisione ma è necessario, perché si possa ritenere sussistere la lottizzazione negoziale che ciò sia desumibile in modo non equivoco dalle dimensioni e dal numero dei lotti, dalla natura del terreno, dall'eventuale revisione di opere di urbanizzazione e dalla loro destinazione a scopo edificatorio. Non è, in altre parole, sufficiente il riscontro della vendita di un fondo ricavato da un più ampio appezzamento di terreno, sia pure con la costituzione di una servitù di passaggio a favore del fondo altrimenti intercluso (nel che si sostanzia la fattispecie in esame) per far emergere i profili dell’intento lottizzatorio, occorrendo, a tal fine, che la suddivisione in lotti per dimensioni, per natura del terreno e per numero evidenzi la loro destinazione a scopo edificatorio.

Fonte: CNN Notizie del 18 giugno 2015

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